Luogo simbolo della cultura e della bellezza di Palermo, il Teatro Massimo è situato al confine tra centro storico e la parte più nuova della città, maestoso esempio di stile liberty che incanta turisti e amanti della musica.

Con la sua imponente facciata che trae ispirazione dai templi greci, i due giganteschi leoni bronzei ai lati della scalinata d’ingresso che raffigurano la Tragedia e la Lirica ( rispettivamente di Bernardo Civiletti e di Mario Rutelli ), il fregio in alto che reca la scritta: “L’Arte rinnova i popoli e ne rivela la vita. Vano delle scene il diletto ove non miri a preparar l’avvenire”, è il monumento dei record.

Primo teatro lirico d’Italia per ampiezza e terzo in Europa, preceduto solo dall’Opera di Parigi e la Staatsoper di Vienna. Si espande su un’area di circa 7,5mila metri quadri su cui si trovavano quattro chiese e due monasteri, oltre Porta Maqueda (una delle porte cittadine), che vennero distrutti per dare il via all’imponente costruzione. Proprio a causa di tale dissacrazione, si dice che ancora oggi il fantasma della madre superiora del convento della chiesa delle Stimmate si aggiri tra il palco e i sotterranei del teatro, con la sua veste candida e i suoi lamenti: ad essa sono imputati gli episodi nefasti che colpirono il teatro già nella sua fase di costruzione durata più di vent’anni.

Anche l’interno è un capolavoro di tecnica e bellezza. Assolutamente consigliata la visita della Sala grande, che può ospitare 1.381 spettatori, famosissima per la sua acustica perfetta, a forma di ferro di cavallo. Alzando lo sguardo si ammira il soffitto, formato da una ruota, composta da undici elementi raffiguranti il Trionfo delle Musica, opera di Luigi Di Giovanni su progetto di Rocco Lentini. E ancora sale di rappresentanza, il grande foyer, scalinate monumentali e gallerie. Grazie alle visite guidate è possibile ammirare il Palco Reale, la Sala degli Stemmi e la Sala Pompeiana, nota per la struttura circolare, che regala un’acustica perfetta, e usata dai cantanti per risentire la propria voce. Il palcoscenico, largo 38,50 metri, ha una profondità di 37 metri che può essere portata fino a 50 sfruttando la parte retrostante e la sua superficie compreso il dietroscena è di 1.280 metri quadrati, seconda soltanto, tra i teatri d’Europa, all’Opéra di Parigi. La cupola, infine, con una copertura a grandi squame di bronzo, ha un diametro di 28 metri.

Sede ufficiale di balletti, opere liriche e di grandi eventi organizzati dalla Fondazione Teatro Massimo, da sempre ospita artisti di fama mondiale, che lo scelgono come luogo principe per le loro esibizioni. Tra gli altri, si sono avvicendati sul palcoscenico, Enrico Caruso, Mario del Monaco, Mariano Stabile, e la Callas, che ritornò più volte; Renata Tebaldi, Giuseppe Di Stefano, Beniamino Gigli, un esordiente Luciano Pavarotti ( nel 1962 ), Una Giovanna d’Arco al rogo con la regia di Rossellini vide persino protagonista Ingrid Bergman. Molte grandi etoile della danza, ma anche artisti di musica leggera hanno scelto il teatro per concerti più raccolti o spettacoli a cui davano il loro talento, dalla regia fino alla semplice voce fuori campo.

Insomma, un vero luogo di produzione culturale, oltre a un esempio incomparabile di maestria, tecnica, gusto, estro tutto siciliano.

Teatro Massimo
Piazza Giuseppe Verdi
PALERMO
www.teatromassimo.it