Con la Domenica delle Palme e l’inizio della Settimana Santa, la Sicilia diventa un susseguirsi di rappresentazioni e processioni che rievocano la Passione di Cristo.
Sono le Confraternite nei loro caratteristici antichi costumi per le vie delle città, precedute dalle ‘vare’ del Gesù morto e dalle statue della Madonna Addolorata. O le intere comunità, che traslano il loro sentimento religioso in vere e proprie rappresentazioni in costume, assai realistiche e di grande pathos, che iniziano la Domenica delle Palme con l’ingresso di Gesù a Gerusalemme, e, durante la settimana, ripercorrono tutti gli appuntamenti classici, l’ultima cena, il processo davanti a Ponzio Pilato e infine la Crocifissione.
Una di queste si svolge a pochi minuti dall’Hotel, e vede diversi appuntamenti distribuiti tra oggi, Giovedì Santo e il Sabato antecedente la Pasqua.
Ma anche il centro storico di Palermo è animato da grande fibrillazione, e un appuntamento da non perdere è il giro delle chiese il Giovedì Santo – tutte aperte sino a tarda sera – per ammirare i ‘Sepolcri’, gli altari allestiti con germogli di grano.
E’ tutta la regione che si anima, anche nei centri più piccoli, ma in alcune località le celebrazioni assumono una spettacolarità particolare tale da creare un’atmosfera da cui è impossibile sottrarsi.
A Trapani è la Processione dei Misteri del Venerdì Santo, nel corso della quale vengono portate a spalla per 24 ore pesantissime Statue di legno, i “misteri”, la cui fattura risale a vari secoli scorsi. Stessa ritualità a Caltanissetta con la Processione dei Misteri del Giovedì Santo, dove sono sedici le Statue raffiguranti le varie stazioni della Via Crucis ad attraversare le vie della città. Ed ancora ad Enna dove il Venerdì Santo si muove una Processione cui partecipano le Congregazioni, antiche corporazioni delle arti e dei mestieri riconosciute fin dai tempi dei sovrani spagnoli, i cui circa duemila confratelli, incappucciati nei costumi propri delle singole confraternite, sfilano portando su vassoi i 25 simboli del Martirio di Gesù. E il Ballo dei Diavoli a Prizzi, dove gruppi di ragazzi che indossano un abito rosso (i diavoli), insieme alla Morte, vestita di giallo ocra, durante la Giornata di Pasqua scorazzano per il paese tentando di impedire l’incontro della Madonna con il figlio, con movenze e rituali codificati da secoli.
E ancora decine e decine di celebrazioni che è qui impossibile citare.
In definitiva tutte le città della Sicilia interpretano la ricorrenza pasquale secondo gli antichi usi e le profonde tradizioni del luogo.
Che ha il suo ‘contraltare’ sul piano gastronomico, dove la Pasqua viene commemorata con una serie di preparazioni rievocative della ricorrenza: in primo piano l’agnello che viene cucinato secondo le diverse tradizioni cittadine e poi le pecorelle di pasta reale così come di pasta reale sono i frutti coloratissimi che le contornano. Ed ancora le “cuddure o aceddi cu l’ova” una sorta di grande biscotto, a volte a forma di uccello, in cui sono incastonate una o più uova. Ed infine la cassata tipico e rinomato dolce siciliano, ormai noto in tutto il mondo.
Che dirvi. Venite a Pasqua in Sicilia. Emoticon smile
Se soggiornerete da Noi Vi sarà facile raggiungere le diverse località in autostrada, che potrete imboccare in pochi minuti. Se volete solo rilassarvi… mare a piedi, centro di Palermo a portata di bus, taxi, auto.
Comunque sia, sarete i benvenuti.